venerdì 1 agosto 2014

NAS più Chromecast, per un semplice sistema multimediale casalingo

ntroduzione

Sedersi sul sofà e accendere la televisione non è più di moda, e lo spettatore moderno non è più disposto ad accontentarsi di "quello che c'è in TV". Desideriamo vedere quel che ci piace quando vogliamo, e per questo oggi ci sono sostanzialmente due modi: o vi affidate a servizi on demand come Sky (Recensione Sky Online dopo un mese di esperienza d'uso) e Mediaset Infinity (Infinity, segreti e strategie della streaming TV Mediaset), o trovate un modo comodo per riprodurre sulla TV i file video della vostra libreria.
È d'obbligo, prima di continuare, ricordare che la pirateria è un reato, ma molti di voi avranno sicuramente tanti file video che vorranno gustarsi distesi comodamente in poltrona. Vediamo quindi come realizzare un sistema di "video on-demand casalingo" basato sull'accoppiata NAS più Chromecast.
Chromecast Synonology DS214Play WD Black 3TB
Quello che vi mostreremo non è l'unico modo per trasferire video sulla TV, anzi le soluzioni sono molteplici. C'è chi usa un Mini PC come Media Center, chi sfrutta le peculiarità delle console da gioco, chi si affida alle Smart TV. Ogni soluzione ha i suoi vantaggi e svantaggi, quella che vi proponiamo vi permette di creare un sistema ordinato, senza cavi o inestetici scatolotti da posizionare vicino alla TV. Ideale per chi ha già un NAS o vuole acquistarne uno, sarà inoltre facilmente espandibile, cioè con una spesa minima potrete abilitare una seconda TV alla ricezione dei contenuti multimediali. Infine, grazie ai dispositivi usati, potrete fare molto più della semplice visione di un film sulla TV.
Vi mostreremo quindi come creare un sistema di questo tipo dandovi alcuni consigli su come scegliere il NAS e quali software usare. Non vi mostreremo nel dettaglio l'installazione e il funzionamento dei singoli prodotti, anche perché le procedure cambiano in base ai prodotti che userete.

Nel nostro caso, per questa installazione, abbiamo scelto un NAS Synology DS214Play, un modello a due alloggi basato su una piattaforma hardware abbastanza potente per gestire la transcodifica video in tempo reale. Come dischi abbiamo adottato due Western Digital Black da 3 TB ciascuno, e completiamo l'installazione con un Chromecast.
Prerequisiti per questo sistema:
  • NAS moderno
  • Chromecast
  • Connessione Internet
  • Smartphone o tablet (o un notebook, ma non è la scelta migliore).
  • Rete Wi-Fi

Google Chromecast

Iniziamo dalla Chromecast. Se è la prima volta che lo sentite nominare, vediamo velocemente di cosa si tratta e cosa permette di fare. Creato da Google, assomiglia in tutto e per tutto a una chiavetta USB di dimensioni generose, ma al posto dell'USB ha un connettore HDMI per la connessione al televisore.

Una volta collegato e configurato potrete usarlo per guardare sulla TV i video che avete sul telefonino o sul notebook, o i video di YouTube, o anche navigare su Internet tramite il browser Chrome.
Chromecast non è una vera novità, Google infatti non ha inventato niente di nuovo. Esistevano già dispositivi simili da tempo, ma grazie alla potenza mediatica di Google questo prodotto è diventato popolare in poche settimane, tutti ne vogliono uno grazie anche al prezzo di soli 35 euro.
Inoltre gli sviluppatori di applicazioni, interessati da questo successo, stanno sviluppando e rendendo compatibili le loro App per smartphone e tablet. Anche Mediaset ha da poco creato la sua App per usare Infinity tramite Chromecast. Se volete saperne di più, ecco l'articolo che fa per voi: Cos'è Chromecast e come funziona.

Il NAS

Se avete una bella collezione di musica e video sul PC o su un disco esterno, è il momento per acquistare un NAS. Nel suo uso basilare un Network Attached Storage (NAS) potete immaginarlo come un hard disk con la presa di rete e collegato al router. Possiamo vedere i dati da PC, tablet e smartphone facilmente, ma anche fare molto di più: per questo progetto useremo il NAS principalmente come media server.

Potete scegliere tra tanti modelli di NAS. Per un uso casalingo un modello da 2 alloggi, che permette d'installare fino a due dischi, sarà più che sufficiente per la maggior parte di voi. Ci sono anche i modelli a singolo disco, ma non ve li consigliamo. Se decidete di affidare a un singolo dispositivo tutti i vostri preziosi file multimediali, vorrete almeno essere certi di non perderli, e per avere questa sicurezza sarà necessario un modello con almeno due dischi per effettuare il backup dei dati.
Un modello moderno dovrebbe servire bene al nostro scopo. Tutti offrono software di controllo avanzati, senza limitazioni in termini di trasferimento dati, ma anche in termini di applicazioni. Considerate l'acquisto di un modello con connettività Wi-Fi solo se volete posizionarlo lontano da una presa di rete o dal router, in tutti gli altri casi potrete nasconderlo in qualunque recesso buio della casa, accenderlo e dimenticarlo.

Per la nostra prova abbiamo usato un NAS Synology, che ha aggiunto da poco il supporto nativo per lo streaming su Chromecast. Anche Asustor ha in cantiere l'aggiunta del supporto Chromecast a una propria applicazione video, mentre Qnap e Thecus si affidano, almeno per ora, ad applicazioni di terze parti (vedremo più avanti).

Installazione e configurazione Chromecast e NAS

Installare e configurare Chromecast è semplice e alla portata di tutti. Inseritelo in una porta HDMI della TV e poi collegate il cavo USB in dotazione all'alimentatore. Accendete la TV, impostate l'uscita HDMI su cui avete installato Chromecast e seguite le istruzioni a schermo. In pratica vi verrà chiesto di digitare nel browser un indirizzo web (potete farlo tramite computer o smartphone/tablet), e poi di scegliere una connessione wireless a cui si collegherà il Chromecast.

L'installazione e configurazione del NAS cambia in base al modello che acquisterete, ma anche in questo caso dovrete generalmente inserire i dischi e poi seguire una procedura che vi guiderà nella configurazione. Scegliete un modello con almeno due dischi e configurateli in modalità RAID 1 (mirroring) o equivalente, mettendo così al sicuro i vostri dati nel caso di danneggiamento di un disco.
Synology DS214Play - Configurazione
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Il DS214Play che abbiamo usato è molto comodo per l'installazione, in quanto non richiede nemmeno l'uso di alcun attrezzo. Basta rimuovere la copertura anteriore che è fissata tramite dei perni, sfilare i carrelli dei dischi, fissare un disco con un sistema di ancoraggio automatico e inserirli nuovamente all'interno. Collegatelo al router, alla presa di corrente e tramite un computer avviate la configurazione automatica dal browser. Rispondete alle poche e semplici domande che vi verranno poste e in meno di 10 minuti il NAS sarà operativo.

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Dopo l'installazione, sia il Chromecast che il NAS saranno collegati alla stessa rete casalinga e potranno comunicare tra loro.

Iniziamo lo streaming

Per abilitare lo streaming dal NAS, che ora è il centro d'archiviazione casalingo, dovrete installare un'apposita applicazione, che nel nostro caso si Synology si chiama "DS Video". I NAS moderni funzionano come gli smartphone, cioè mettono a disposizione una serie di applicazioni tramite uno store, quindi si tratterà di pigiare un bottone e attendere il download e l'installazione automatica dell'App.

Una volta installata, avviate l'applicazione e specificate una cartella in cui saranno presenti i vostri video che avete già trasferito dal PC o da un disco esterno nel NAS. Starà a voi decidere come archiviare i dati, se alla rinfusa lasciando che sia l'applicazione a ordinarli per voi, o creando uno schema ordinato di cartelle e sottocartelle. Le applicazioni moderne hanno la capacità di analizzare i file video, riconoscerli a catalogarli secondo le informazioni che recuperano sui database online, come imdb.com, aggiungendo titoli, copertine, etc.

Il prossimo passo è installare l'applicazione che trasformerà lo smartphone (o il tablet) in un telecomando. Abbiamo quindi scaricato dal Play Store (c'è anche per iPhone), l'applicazione DS Video, la stessa presente sul NAS, avviata e inserito nella prima schermata i dati di accesso al NAS, cioè indirizzo IP, username e password. In pochi secondi sulla schermata del telefono sono apparsi i video memorizzati all'interno del NAS e i tasti per avviare la riproduzione video, proprio come se stessimo utilizzando un qualsiasi riproduttore multimediale.

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Per avviare il flusso dati sulla TV è stato sufficiente cliccare sull'apposito menù a tendina e poi su "Chromecast", attendere qualche secondo che per l'inizializzazione e il buffer, e il gioco e fatto. Play, pausa, volume, tutto si comanda tramite lo smartphone mentre la riproduzione avviene sulla TV a cui è collegato il Chromecast.
DS Video - App per streaming video verso NAS
 
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Plex per gli altri NAS

Se il vostro NAS non dispone di un'applicazione nativa per lo streaming video, niente paura, la soluzione si chiama Plex. È disponibile per la maggior parte dei NAS, e per l'occasione l'abbiamo provato sia sullo stesso Synology, su un Thecus N2560 e su un Qnap, senza problemi.

L'approccio è lo stesso che abbiamo visto con l'applicazione precedente: installatela sul NAS e poi sullo smartphone. Indicate la cartella contenente i video e lasciate che sia l'applicazione stessa a catalogare i video, abbinargli una copertina, il titolo e tutti gli altri dettagli. Tramite lo smartphone dovrete scegliere il video che volete vedere e poi selezionare Chromecast, e il gioco è fatto.
Plex - Configurazione con NAS e Chromecast
 
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Un solo NAS, tanti Chromecast

Se volete guardare un video su un altro TV, differente da quello su cui avete installato il Chromecast, avrete due scelte. Spostare fisicamente il Chromecast da una TV all'altra, o più semplicemente acquistare un secondo Chromecast. In fase di configurazione potrete cambiare nome al Chromecast, identificandolo ad esempio con il nome della stanza, attivando così un sistema multi-room, e ogni smartphone diventerà facilmente un telecomando.

Funzioni aggiuntive

Un NAS moderno non è solo un hard disk in cui memorizzare i file, ma un vero e proprio computer. Investire in un modello più costoso, basato su una piattaforma hardware potente, moltiplica le possibilità d'uso. Se scaricate file da Internet tramite torrent, potrete farlo tramite il NAS stesso. Se volete accedere ai vostri file quando siete fuori casa, o se volete un vostro cloud storage privato, sono tutte funzioni che un NAS moderno vi permette di fare.

Il Chromecast comunica direttamente con lo smartphone, permette di guardare YouTube sulla TV, navigare in Internet e ogni giorno nascono nuove applicazioni, mentre altre diventano compatibili.

Conclusioni

La soluzione che abbiamo proposto in questo articolo permette di gestire comodamente la libreria multimediale, senza dover mettere computer o altri dispositivi ingombranti vicino alla TV. Inoltre potrete aggiungere più TV alla nuova infrastruttura multimediale acquistando altri Chromecast.
Ogni smartphone o tablet diventerà all'occorrenza un telecomando per avviare la riproduzione dei video sulla TV. Se poi attivate altri servizi, potrete ascoltare la musica in streaming memorizzata nel NAS direttamente sullo smartphone, o usare torrent, o anche guardare video sul telefonino o YouTube sulla TV. Insomma, una soluzione poco ingombrante e funzionale per consumare musica e film dove volete, e quando volete.






















Acer Aspire Switch 10

Se state cercando un tablet che si trasforma in notebook, con schermo di qualità abbastanza buona e prezzo conveniente, l'Aspire Switch 10 di Acer potrebbe essere quello che fa per voi. Parliamo di un prodotto che ha un prezzo di listino di 349 euro, ma che si trova già online a 300 euro circa, con cui l'azienda taiwanese strizza l'occhio a quelli che erano un tempo gli utenti dei netbook, e che adesso si sono evoluti con i tablet a basso costo.

La tastiera fa comodo, e piuttosto di una soluzione "light" Acer propone un'imitazione della base di un netbook, leggera ma che può includere anche un disco fisso con capacità fino a 500 GB. Non potete procedere con il fai da te per l'espansione: dovete chiedere al momento dell'acquisto. In commercio infatti ci sono tre versioni di questo prodotto: quello in prova, con 32 GB di spazio di archiviazione, quello da 64 GB, che ha un prezzo di listino di 399 euro, e il terzo con 32 GB più un disco fisso da 500 GB già integrato nella tastiera dock. Questa opzione costa quanto quella da 64 GB: 399 euro di listino, rispetto alla quale si presenta forse più allettante.
Tutte le versioni offrono un connettore USB 2.0 full size, che è poca cosa rispetto a un notebook, ma è un passo avanti se pensiamo alla media dei tablet.

Quando è senza disco fisso, come il modello che abbiamo ricevuto noi, la base pesa 525 grammi, mentre la versione che avevamo visto alla presentazione di New York pesava circa cento grammi in più: del resto è il peso medio di un hard disk da 2,5 pollici.
Rispetto ai prodotti Acer visti finora in questo ambito, come per esempio l'Iconia W4, l'Aspire Switch 10 è senza dubbio quello meglio riuscito sia per qualità costruttiva, sia per funzionalità e scelta dei componenti. Acer infatti ha installato uno schermo di buona qualità per i prodotti di questa categoria in questa fascia di prezzo. Inoltre avere una tastiera delle stesse dimensioni dello schermo, e non larga quasi il doppio, è un particolare non indifferente sia dal punto di vista estetico sia per il trasporto.
Acer Aspire Switch 10
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I concorrenti sul mercato abbondano, dato che le soluzioni 2 in 1 sembrano essere quelle che incontrano di più il favore dei consumatori. Nella stessa fascia di prezzo ci sono per esempio il Transformer Book T100 di Asus (360 euro circa) o il Lenovo Miix 2 10, che però ha un punto di prezzo un po' più alto: 499 euro.

Qualità costruttiva

Nonostante questo prodotto sia rivestito per lo più in materiale plastico è da riconoscere che le finiture sono state curate nei dettagli e alla fine ci si ritrova con un prodotto economico ma di qualità accettabile. Anche la tastiera dock, che spesso è la nota dolente di questi prodotti, resiste a torsioni e pressioni fatte con le mani, offre un piano d'appoggio che non vibra con una digitazione pesante e soprattutto ha un sistema di aggancio più che discreto, come vedremo più avanti.

L'unico punto a sfavore che abbiamo notato è che sotto alla tastiera dock ci sono solo due gommini, sotto al poggiapolsi, mentre mancano quelli sotto alla cerniera del coperchio, dove i piedini sono in plastica (non gommata). In questo modo quando si usa lo Switch 10 in modalità notebook la parte alta della base tende a muoversi, soprattutto se usate il touchscreen. Probabilmente la maggior parte degli utenti userà lo Switch 10 per lo più in modalità tablet quindi non si accorgerà di questa piccola sbavatura, peraltro rimediabile con la banale applicazione di gommini autoadesivi nel punto giusto (consigliamo ad Acer di farlo nei prossimi modelli).

Durante lo smontaggio siamo incappati incidentalmente in un'altra sbavatura: la vite sotto all'angolo sinistro del touchpad deve rimanere allentata, altrimenti non funziona la pressione dell'angolo in basso a sinistra, che serve per ottenere la funzione del tasto sinistro del mouse. Normalmente non ci si accorge di questo minimo dettaglio, nel nostro caso l'abbiamo capito perché abbiamo aperto la base.

voto4

Modalità 2 in 1 e aggancio

Come accennato l'aggancio fra il tablet e la tastiera dock è fra i migliori sulla piazza. Ci sono infatti sia il magnete sia gli incastri meccanici per assicurare che le due parti non si separino involontariamente. Un volta uniti i due componenti serve una discreta trazione per staccarli. L'unico inconveniente è che il magnete porta a volte a un aggancio scorretto, con uno dei ganci meccanici esposti sulla cover esterna. In compenso non serve fare pressione per incastrare il tablet, basta avvicinarlo.

Questa soluzione porta con sé alcuni pro e contro. Il vantaggio indiscutibile è che, al contrario di quanto avviene con altri prodotti, una volta uniti i due componenti vanno a comporre un notebook con inclinazione regolabile dello schermo nella posizione che l'utente trova più comoda. Non ci sono selettori meccanici, quindi ci si guadagna sia per l'eleganza complessiva del prodotto sia per praticità.

Lo svantaggio maggiore è che se si apre lo schermo oltre 140 gradi, si ribalta all'indietro perché la tastiera dock non è abbastanza pesante per tenerlo fermo. Evidentemente c'è un problema di bilanciamento da sistemare nelle versioni successive perché l'idea è ottima, l'applicazione pratica meno.
Comunque questa cerniera non dà mai l'impressione di poter cedere, anche se lo Switch è impugnato e scosso dalla parte della tastiera. Un sistema ben congegnato seppur non perfetto.
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Tastiera e touchpad

La necessità di fare economia non ha impattato sulla tastiera, che è un modello più che discreto. La corsa dei tasti è lunga e il fine corsa ammortizzato al punto giusto: sebbene le dimensioni non siano ideali per scrivere testi tutto il giorno, usarla per un paio d'ore non crea nessun problema. Acer ha cercato di sfruttare tutto lo spazio possibile: i tasti arrivano a meno di 5 millimetri dai bordi in larghezza, ma nonostante questo qualche compromesso è stato necessario.

Le frecce direzionali come spesso accade non hanno spazio vuoto attorno, ma notiamo con piacere che il tasto Enter ha la classica forma a L rovesciata, il backspace è di misura standard e i tasti con le lettere hanno una larghezza di 15 millimetri e una spaziatura di 3 millimetri.

Il touchpad occupa tutto lo spazio possibile: è alto 5,1 centimetri in un poggiapolsi da 6 centimetri, ed è largo 9 centimetri. Tutta l'area è stata lasciata al touchpad: una scelta condivisibile. Per ottenere le funzioni del tasto destro e sinistro del mouse basta premere gli angoli nella parte bassa.
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Connettività

La cornice dello schermo è sottile e si ispessisce solo nella parte bassa, dove sono collocati gli altoparlanti. Sui lati trovate il bilanciere del volume, il pulsante di accensione/spegnimento e l'unica presa jack per le cuffie. Non mancano poi il vano per una scheda SD, la presa microUSB e una micro HDMI.

Da notare che, al contrario del prodotto Lenovo, non è possibile navigare in Internet con connessione 3G/4G. La tastiera aggiunge a questa dotazione un connettore USB 2.0, e come detto opzionalmente si potrà avere una base con unità disco da 500 GB (da chiedere al momento dell'acquisto).
voto3,5

Schermo

L'Aspire Switch 10 ha in dotazione uno schermo IPS da 10,1 pollici a 1366 x 768 pixel che supporta il multitouch a 5 punti di contatto. La definizione dei contenuti visualizzati è buona, mentre la luminosità di 141 candele al metro quadro è piuttosto deludente. In compenso però è stata implementata la tecnologia LumiFlex, capace di adattare la luminosità e il contrasto del display in funzione della luce esterna.
Abbiamo provato a usare il tablet all'aperto, sia all'ombra sia sotto alla luce diretta del Sole, e in effetti il contrasto viene accentuato: l'effetto a specchio c'è comunque, ma le immagini si riescono a vedere anche se a fatica.
Sicuramente molti avrebbero preferito una risoluzione maggiore, per esempio 1280 x 800 pixel. Anche se Acer non conferma ufficialmente, secondo indiscrezioni che circolano online arriverà anche questa opzione, probabilmente per il periodo natalizio.
cd/m2Luminosità dello schermoLuminosità in candele al metro quadro141cd/m2Acer Aspire Switch 100100255075125150Tom's Hardware
Quanto alla qualità delle immagini, l'analisi statica dello schermo non è benevola, dato che il pannello non soddisfa i requisiti minimi dello standard sRGB. Comunque la definizione delle immagini è discreta ed è allineata con quella dei prodotti della stessa fascia di prezzo. Oltre tutto Gamma e DeltaE Medio non sono distanti dai valori standard, quindi non c'è perdita di dettagli.

Calore e autonomia

I tempi di autonomia sono compresi fra 5 ore e mezzo e sei ore e mezzo circa: un valore non troppo alto, visto che l'obiettivo è di arrivare a una giornata senza andare in cerca della presa di corrente. Per fortuna il tempo di ricarica della batteria, che è due due ore e mezzo, non obbliga a soste troppo lunghe.

hh:mmAutonomia webNavigazione Web con IE05:44TimeAcer Aspire Switch 100001:23:2002:46:4004:1005:33:2006:56:40Tom's Hardware
hh:mmAutonomia YouTubeVisualizzazione Video in YouTube05:27TimeAcer Aspire Switch 100001:23:2002:46:4004:1005:33:2006:56:40Tom's Hardware
hh:mmAutonomia produttivitàSimulazione scenario produttivo Office & Internet06:20TimeAcer Aspire Switch 100001:23:2002:46:4004:1005:33:2006:56:40Tom's Hardware
hh:mmRicarica batteriaTempo di ricarica completo da 0 a 100%02:36TimeAcer Aspire Switch 100033:2001:06:4001:4002:13:2002:46:40Tom's Hardware
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Prestazioni generali

Le prestazioni sono dettate dal processore Intel Atom Z3745, un prodotto ormai diffuso su molti tablet Windows in circolazione, che verosimilmente avranno tutti una velocità di elaborazione molto simile. Si tratta di un chip con velocità di clock di 1.33 GHz che può salire fino a 1.86 GHz. Fa parte della famiglia Bay Trail-T, è realizzato con processo produttivo a 22 nanometri e offre un rapporto prestazioni/consumi decisamente più efficiente dei predecessori.
Sfrutta l'Hyper-Threading e supporta il set di istruzioni SSE 4.1 e 4.2 e l'AES-NI. Con i nuovi test che abbiamo adottato non abbiamo un prodotto identico da confrontare, ma sappiate che, indicativamente, le prestazioni grazie ai 4 core sono superiori a quelle degli Atom precedenti come per esempio lo Z2760. A seconda dei benchmark usati i risultati sono paragonabili a quelli delle APU AMD Temash e Kabini o degli AMD A6-1450 e A4-5000.
Si tratta di un chip adeguato per le attività Internet e Office quotidiane, mentre non è all'altezza delle applicazioni più complesse o dei giochi di ultima generazione.
punteggioPC Mark 7Benchmark2.490ScoreAcer Aspire Switch 10050010001500200025003000Tom's Hardware
punteggio3D Mark 11Standard test235ScoreAcer Aspire Switch 10050100150200250Tom's Hardware
punteggioPC Mark 8Standard test958ScoreAcer Aspire Switch 10020040060080010001200Tom's Hardware
mb secCrystalDiskMark 3.0.1Read/Write - MB/sec15248,06121,746,2714,535,36818,436,0522 GB Sequential Read2 GB Sequential Write512K Read512K Write4K Read4K Write4KQD32 Read4KQD32 WriteAcer Aspire Switch 100100255075125150175Tom's Hardware
kptSiSoftware Sandra 2014Indice Prestazioni Combinato1,12kPTAcer Aspire Switch 10010,250,50,751,25Tom's Hardware


Conclusioni

L'Aspire Switch 10 è un tablet 2 in 1 che grazie alla tastiera dock in dotazione diventa un notebook a tutti gli effetti, o meglio un netbook in chiave moderna. Il prodotto, di fascia economica, ha un prezzo allettante e ricambia con una qualità costruttiva più che discreta, tastiera e mouse comodi considerata la categoria di prodotto, e soprattutto un sistema di aggancio funzionale.
Acer Aspire Switch 10
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Ci sono dei piccoli difetti di progettazione, per esempio la base troppo leggera, ma nessuno inficia l'usabilità. La configurazione è standard, con il processore al momento più diffuso (per questa categoria di prodotto) quindi le prestazioni dello Switch 10 possono essere prese come riferimento per il settore. Vanno bene per la navigazione web e le applicazioni di produttività generale, mentre la velocità di elaborazione non è adatta per i software impegnativi e per i giochi.
Lo schermo ha una risoluzione bassa che potrebbe far storcere il naso a qualche utente, ma del resto era un modo (nemmeno troppo originale) per contenere i costi. A dar voce alle indiscrezioni per fine anno dovrebbe arrivare anche una versione con schermo da 1280 x 800 pixel, ma Acer non conferma ufficialmente.
È da comprare?
Abbiamo usato il prodotto per qualche giorno a titolo di prova d'usabilità, e l'impressione è stata positiva. Abbiamo apprezzato l'aggancio del tablet alla tastiera dock, che è uno dei migliori della categoria: il magnete tiene talmente bene che si può maneggiare il prodotto come un notebook a tutti gli effetti senza che le due parti si stacchino.

Può sembrare scontato, ma in realtà molti tablet 2 in 1 restano separati quindi richiedono un piano d'appoggio per essere usati con la tastiera. Pensiamo per esempio al Lenovo Miix 2 10. In questo caso invece potete scrivere testi anche in treno con il portatile appoggiato sulle gambe. Certo, se il bilanciamento del prodotto fosse stato progettato meglio non ci sarebbe stato bisogno di inclinare il display con cautela per evitare "ribaltamenti", ma è un buon punto di partenza.
Inoltre la tastiera e il touchpad sono piuttosto comodi, e la chiusura a libro permette di proteggere il tablet durante il trasporto senza custodie aggiuntive e senza che i componenti si separino. Considerato il prezzo, chi cerca una soluzione economica con cui usare applicazioni Windows non troppo impegnative dovrebbe prendere seriamente in considerazione questa opzione.
Punti a favore
  • Tastiera abbastanza comoda
  • Base dock agganciabile
  • Prezzo
Nella Media
  • Connettività
  • Schermo
Punti a sfavore
  • Il peso della base e del tablet non sono bilanciati a dovere
  • Autonomia
  • Manca il vano SIM