giovedì 24 luglio 2014

Come costruire un PC: dalla selezione dei componenti all'installazione




Primo passo: la dimensione del case

La maggior parte dei nostri lettori ha anni di esperienza in campo tecnologico e più precisamente nei PC. Tutti però siamo stati inesperti - e non si smette mai d'imparare. Per questo si avvicinano al nostro sito anche persone meno preparate, che magari vogliono assemblare un nuovo PC senza patemi d'animo. Questo articolo è per loro.
Nel corso degli anni ne abbiamo già fatti diversi, ma la tecnologia va avanti e ogni tanto è bene tornare sul tema. C'è una buona possibilità che, anche se non vi siete mai sporcati le mani dentro a un case, abbiate le conoscenze di base sui componenti da inserirvi all'interno. Gli appassionati spesso hanno la configurazione ideale in mente prima di scegliere il case, ma persino il più preparato di noi deve poi assicurarsi che tutto rientri all'interno del giusto chassis.
La scelta del case dipende soprattutto da ciò che dovete fare con il PC. I sistemi home theater, gli all-in-one, i computer da gioco e le workstation per il business hanno tutti requisiti differenti. I case tradizionali seguono dimensioni differenti. I design più moderni tendono però ad allontanarsi dagli standard ben definiti in nome della differenziazione. I mid-tower, per esempio, arrivano quasi a dimensioni full-tower. Per rendere le cose ancora più complesse, possono persino essere chiamati full tower, anche se non hanno il numero degli alloggiamenti interni usati per definire tale form factor.
Dimensioni tradizionali dei case
Tipo Full Tower Mid Tower Mini Tower Mini Cube Desktop
Altezza 53-60 centimetri 43-48 centimetri 30-35 centimetri 18-23 centimetri 7,5-18 centimetri
Larghezza 15-20 centimetri 15-20 centimetri 15-20 centimetri 20,3-22,9 centimetri 35,5-43 centimetri
Alloggiamenti 5.25"  4-9 3-6 1-2 1-2 1-3
Alloggiamenti interni 3.5"  6-12 2-6 1-2 1-2 2-4
Form Factor Motherboard  ATX, EATX ATX microATX mini-ITX ATX, microATX
Slot schede Sette Sette Quattro Due 2-7
Alimentatore PS/2 o più grande PS/2 PS/2 o SFX SFX o TFX Vari
I full tower tradizionalmente erano abbastanza alti da poter integrare due alimentatori, anche se molti avevano una seconda colonna per gli hard disk là dove vi sareste aspettati di trovare l'alimentatore superiore. Lo spazio interno di un case full tower è utile in alcune configurazioni; la maggior parte degli utenti, tuttavia, (e persino i più appassionati) semplicemente non ha abbastanza hardware per riempirlo.
La scusa migliore per scegliere un full tower è che gli alloggiamenti superiori sono più facili da raggiungere quando il case è messo sul pavimento. Un moderno esempio di case full tower tradizionale è il Rosewill Blackhawk Ultra, quello più a destra nell'immagine sotto.

I mid-tower ATX sono solitamente in grado di ospitare schede madre di grandi dimensioni, alimentatori "full-size", diversi lettori ottici di dimensioni standard (masterizzatori DVD e Blu-Ray) e più hard disk. Le unità ben progettate come il Cooler Master Storm Enforcer (sopra a sinistra) sono indicate per appassionati di gaming e video, semplicemente perché supportano un maggior numero di schede d'espansione e hard disk rispetto alle unità più piccole.
La maggioranza dei case vi offre sette slot di espansione nella parte posteriore. Solitamente sono sufficienti per un paio di schede video, audio aggiuntivo e persino soluzioni che rendono disponibile ulteriore connettività USB ed eSATA. Diciamo che amate i vostri giochi e volete realizzare un sistema con tre o persino quattro schede video. Puntare a un case ATX con otto o più slot di espansione potrebbe essere necessario, dato che le schede ad alte prestazioni hanno soluzioni di raffreddamento di grandi dimensioni che usano gli spazi degli slot posteriori come supporto e ventilazione.
I mini-tower MicroATX sono versatili quasi quanto i mid-tower in applicazioni che spaziano dai compiti d'ufficio ai sistemi da gioco SLI di fascia alta raffreddati a liquido, per via del loro profilo meno imponente e la maggiore trasportabilità. I mini-tower supportano solitamente uno o due lettori ottici e uno o due hard disk, e il form factor microATX supporta un massimo di quattro slot d'espansione. Tutti questi limiti sono accettabili per la maggior parte degli utenti.
I mini-ITX di forma cubica supportano una singola scheda di espansione e solo gli alimentatori più piccoli, anche se il leggermente più grande Lian Li PC-Q08 sopra (al centro) supporta componenti più grandi. Affidandosi principalmente alle funzioni e capacità integrate, questi case che permettono di risparmiare spazio in passato erano buoni solo per piattaforme d'ufficio o computer orientati alla produttività. Ora, grazie alle CPU e GPU più efficienti, possono essere usate anche per sistemi da gioco ultra-compatti e console home theater.
Anche se comunemente vedrete queste soluzioni chiamate "small form factor", il termine form factor è principalmetne legato alla motherboard mini-ITX che si trova all'interno. Le variazioni all'estetica cubica supportano alternativamente form factor ATX e microATX.
Precedentemente usato per sollevare piccoli i monitor CRT ad altezza occhi sulle scrivanie, i case desktop orizzontali sono per lo più restyling di sistemi home theater. Spaziano dal Raven RVZ01 rivolto al gaming - nella parte bassa al centro, sopra - fino alle soluzioni full-ATX, alte poco più di 20 centimetri. Molti dei modelli più sottili usano schede d'espansione speciali ad altezza ridotta, anche se il modello nell'immagine sopra usa un adattatore per installare una scheda grafica di dimensioni massime. Se la possibilità di espandere il PC è importante per voi, diffidate dei modelli che usano un alimentatore di dimensioni personalizzate, in quanto non sono aggiornabili.
Volete qualcosa di più piccolo? Il box giallo in alto è l'unità più compatta che abbiamo testato qualificabile come un sistema orientato alle prestazioni. Chiamata Gigabyte Brix Pro può contenere due moduli di memoria SO-DIMM, un SSD mSATA integrato e un disco da 2,5" per notebook. Sono disponibili unità a singolo disco più corte. Intel punta forte su queste settore con una soluzione simile chiamata NUC. La maggior parte di questi sistemi è disponibile come sistemi barebone - senza dischi e memoria - o come PC completo, e tutti usano alimentatori esterni come i notebook.

Secondo passo: scelta della CPU

La selezione del processore può essere racchiusa in tre parole: prestazioni, consumi e prezzo. È bene sapere ad esempio che quando i guru del gaming raccomandano un processore sbloccato overcloccabile, la versione non sbloccata potrebbe offrire le stesse prestazioni per gli stessi soldi. L'overclock è un insieme di tecniche pensate per spingere la frequenza di un processore oltre i propri parametri operativi prestabiliti - tensione, calore, eccetera.
Oggi un numero sufficiente di software sfrutta i processori multi-core di AMD e Intel che ormai hanno eliminato le soluzioni a singolo core dalle rispettive gamme di prodotti. I carichi a singolo thread sono ancora abbastanza comuni a livello consumer e le tecnologie come Turbo Boost (di Intel) e Turbo Core (di AMD) sono state progettate per accelerare le CPU quando incontrano questi carichi leggeri. Come potete leggere spesso nelle nostre recensioni, Apple iTunes è un buon esempio di software non ottimizzato, e quindi capace di sfruttare un singolo thread.
È bello sapere che i sistemi operativi moderni possono suddividere il carico di più operazioni su più core e che gli sviluppatori di software possono dividere determinate operazioni che i processori multi-core possono gestire contemporaneamente. Forse però vi starete ancora chiedendo di quanti core avete bisogno. Se averne alcuni è cosa buona e giusta, averne di più è meglio?
Non necessariamente. Il software non è ottimizzato per funzionare su un numero infinito di core, e più aumentate le risorse sul die, più complesso diventa il vostro processore, consumando maggiore energia. Come tutte le cose, c'è un equilibrio da trovare, a seconda dello scopo per cui usate il PC. Se navigate sul Web, rispondete alla posta elettronica e scrivete su Word, la maggior parte delle CPU dual-core moderne riuscirà a soddisfare ampiamente i vostri bisogni. Ma una volta che avvierete una transcodifica video per il vostro tablet o modificherete le immagini scattate con la vostra DSLR, diventa molto più facile mettere alle strette l'hardware più comune.

Gli sviluppatori di giochi provano a sfruttare i processori multi-core da anni, tuttavia raramente sperimentiamo durante le nostre prove un incremento prestazionale rilevante nell'avere più di quattro core. Questo è probabilmente il motivo per cui il produttore di CPU desktop che guida il mercato, Intel, focalizza il suo messaggio orientato al gaming principalmente ai processori quad-core con gli ultimi avanzamenti in fatto di architettura e frequenza.

Incapace di offrire le stesse prestazioni della rivale, AMD ha provato a contrastarla con processori con più core a prezzi inferiori. Le risorse extra possono essere utili con operazioni pesantemente ottimizzate per sfruttare i thread, ma un grande balzo nella frequenza di lavoro è stata l'unica cosa che ha permesso alla vecchia tecnologia di AMD di mantenersi competitiva nel mondo del gaming.

I consumi sono una grande preoccupazione in ambienti dove la rumorosità deve essere mantenuta sotto controllo. Solitamente, aumentando il consumo, anche i requisiti di raffreddamento salgono. E ciò spesso significa ventole che girano più rapidamente, producendo maggiore rumorosità. L'ultima generazione di processori Intel e AMD a basso consumo ha fatto grandi passi avanti nelle prestazioni per watt. Intel offre inoltre varianti della serie "S" delle CPU Core i7 e Core i5 in grado di ridurre il calore all'interno dei sistemi ad alte prestazioni.
Quando avete determinate necessità di prestazioni e consumi, le recensioni e la nostra guida mensile vi possono indicare nello specifico quale modello acquistare. Se avete bisogno di un consiglio extra potete rivolgervi ad altri lettori, più preparati, tramite il nostro forum.

Terzo passo: selezionare la scheda video

Applicazioni general purpose, da gioco, contenuti HD e modellazione 3D professionale sono tutti carichi che richiedono un sottosistema video ad hoc. Solitamente gli appassionati puntano alle schede video dedicate da inserire negli slot d'espansione presenti sulla motherboard. Sia Intel che AMD stanno aggiungendo GPU sempre più potenti nei propri processori, quindi potreste non aver bisogno di acquistare una scheda video se le vostre necessità sono abbastanza contenute.
Se è così, quanto scritto nella pagina precedente è sufficiente per consentirvi di dotarvi di una CPU adeguata. Se però siete interessati a giocare agli ultimi titoli usando impostazioni di dettaglio elevate, minare criptomonete, accelerare un rendering video o costruire una workstation progettata per carichi pesanti, la scheda video aggiuntiva gioca un ruolo fondamentale nelle prestazioni del vostro sistema.

L'hardware da gioco estremo è specificatamente progettato per gestire impostazioni di dettaglio più realistiche a risoluzioni molto alte. Abbiamo visto dimostrazioni di giochi con tre schermi 4K configurati in modalità panoramica, una tecnologia che AMD chiama Eyefinity e Nvidia chiama Surround.
La nostra esperienza suggerisce che probabilmente vorrete almeno due schede video di fascia alta per godere di un frame rate fluido alle massime impostazioni di dettaglio negli ultimi giochi usando un monitor a 3840x2160. Uno schermo Full HD con una risoluzione nativa di 1920x1080 ha solo un quarto dei pixel da gestire, quindi avrete prestazioni simili da una scheda video maggiormente mainstream.
Se volete un consiglio specifico, date un'occhiata alla nostra guida mensile e alle nostre recensioni per dati più specifici. Passando da casi d'uso più tipici dei desktop tradizionali verso workstation professionali per il business, le AMD FirePro e le Nvidia Quadro diventano più appropriate, principalmente perché i driver sono ottimizzati per le prestazioni OpenGL e convalidati per funzionare con la maggior parte dei software. OpenGL è un'interfaccia di programmazione applicazioni multi-piattaforma che gli sviluppatori di software usano per renderizzare grafica ed è particolarmente importante nel settore workstation. Aspettatevi di pagare molto di più per questo tipo di schede, anche se le GPU sotto i radiatori sono le stesse che ritrovate in una scheda video per il gaming.

È allettante risparmiare un bel po' di soldi e scegliere una Radeon o una GeForce per questo tipo di carichi. Anche trascurando le potenziali differenze nell'accuratezza e nella qualità dell'immagine, ricordate che le schede desktop non hanno le ottimizzazioni dei driver e di conseguenza non sono sempre le più veloci. Se usate il vostro PC per lavorare, la mossa più intelligente è scegliere hardware progettato per quel lavoro. Recentemente abbiamo pubblicato un articolo "Schede video per workstation alla prova con SPECviewperf 12", che dovrebbe aiutare a porre il potenziale dei prodotti professionali e gaming nella giusta prospettiva.

Quarto passo: selezionare la motherboard

La motherboard è uno dei componenti più critici che impatta sulle caratteristiche di qualsiasi computer. Quindi perché non abbiamo parlato prima? Abbiamo scelto di parlare del case, del processore e della scheda video anzitutto per ridurre la selezione tra moltissimi prodotti solamente a una manciata. Per quanto concerne la scelta della motherboard, tutto si riduce a una lista di criteri:

  • Quale form factor si adatta meglio al case che volete usare? Come abbiamo visto precedentemente le schede più piccole possono trovare spazio in case più grandi e non viceversa.
  • Un'altra domanda da porsi è su quale interfaccia è basata la vostra CPU. La compatibilità tra più socket è qualcosa che è limitato principalmente ai prodotti AMD - come i processori AM3 usabili in motherboard AM3+ -  e le interfacce Intel LGA sono esclusive – il che significa che non c'è alcuna compatibilità tra interfacce diverse.
  • La scheda madre è stata approvata per lavorare con il processore che avete scelto? In alcuni casi, anche se una CPU rientra in un particolare socket, potrebbe non essere supportata dal firmware della motherboard. La lista di compatibilità presente sul sito del produttore delle scheda madre solitamente fa riferimento a specifiche versioni di BIOS. Meglio assicurarsene anticipatamente.
  • Quante schede video potrò installare? La maggior parte delle schede video usa slot PCIe x16 e la maggior parte delle mtoherboard ne ha tre, ma il terzo slot è spesso ostruito. È importante leggere recensioni di motherboard per vedere se questo problema potrebbe affliggere la vostra configurazione.
  • Le schede aggiuntive, dette "riser card", permettono ai produttori di case di realizzare chassis più sottili ruotando le schede d'espansione lateralmente. Se un case una scheda di questo tipo, questa si accoppia bene con lo slot della motherboard?
  • Le schede di espansione non grafiche solitamente rientrano negli slot PCIe x8, x4, x1 o nei vecchi PCI.  Quante pensate di usarne, e quale tipo di slot è richiesto per ognuna? Le schede PCIe più corte possono essere collocate in slot PCIe più lunghi, ma il contrario non è sempre possibile. E alcune motherboard condividono risorse tra gli slot, rendendo necessaria la lettura della tabella delle specifiche della scheda madre o le nostre recensioni.
  • Se si usa la scheda video integrata, quali sono le uscite richieste? Alcune motherboard vi offrono uscite VGA, HDMI, DisplayPort e DVI. Altre non ne mettono a disposizione nessuna. La maggior parte delle GPU integrate supporta un massimo di due o tre schermi, come elencato dalla tabella di specifiche del produttore e nelle nostre recensioni sui chipset.

  • Se viene usato l'audio integrato, quale tipo di connessione audio è richiesta? L'audio tramite HDMI è quasi universale, ma i sistemi audio digitali standalone usano solitamente cavi ottici o coassiali. E la compressione in tempo reale dei flussi sonori 5.1 e superiori a un'uscita digitale solitamente richiede sia DTS Connect che Dolby Digital Live (DDL), e questo è evidenziato sia dal produttore che in fondo alle tabelle sulle specifiche delle motherboard nelle nostre recensioni.
  • Quante connessioni di rete saranno usate?
  • eSATA, Thunderbolt o altre interfacce specializzate sono utili?
  • Quali altre connessioni esterne potrebbero essere necessarie?
  • Quanti drive Serial ATA, mSATA, M.2 o SATA Express saranno installati?
  • Il RAID sarà richiesto? Se sì, quali modalità sono necessarie?
  • Quanti moduli di memoria verranno installati?
  • La motherboard sarà overcloccata?
Una volta che conoscerete la risposta a queste domande sarete pronti per dare uno sguardo più da vicino alle nostre recensioni!

Quinto passo: selezione memoria

Ci sono moltissime opzioni quando si tratta di memoria di sistema. Dalle frequenze, alle latenze fino alle tensioni: le combinazioni sono innumerevoli. La risposta più facile nel dibattito su quale kit acquistare è semplice: acquistate memorie DDR3-1600 (PC-12800) da 1,5 V con timing CAS 9. Tutti i processori Socket AM3+, FM2+, LGA 1150 e LGA 2011 sono stati progettati per supportare almeno questa velocità di memoria. Si tratta di memoria poco costosa sia sotto forma di soluzioni da 4 e 8 GB ed è disponibile in kit dual e quad-channel.
Tuttavia ci sono benefici prestazionali notevoli con le DDR3-1866 (PC3-14900) che hanno un prezzo simile, in particolare se state usando la GPU integrata nella GPU per il gaming. Questa frequenza funziona normalmente, anche se i processori che non sono ufficialmente progettati per usarla - principalmente i vecchi modelli e le piattaforme a basso consumo. E gli stessi semplici benefici delle DDR3-1866 sono persino disponibili con la maggior parte dei kit DDR3-2133 e i moderni processori orientati alle prestazioni.

Il problema nel raccomandare kit di memoria più veloci è che spesso richiedono almeno un po' di configurazione manuale. Se non vi trovate a vostro agio nel muovervi nel firmware della vostra motherboard, potreste finire per ottenere livelli prestazionali più bassi.
La tecnologia Intel XMP (eXtreme Memory Profiles) permette impostazioni di memoria oltre quelle garantite dalla tecnologia di configurazione automatica SPD. Anche se XMP permetteva in origine alle motherboard di impostare opzioni overcloccate come tensioni non standard e frequenze, la maggior parte degli attuali moduli XMP opera a livelli di tensione e frequenze standard. Inoltre, al primo avvio, solitamente sono impostate di default a DDR3-1333 o 1066. Andare oltre richiede che abilitiate manualmente un profilo XMP. Persino alcuni moduli DDR3-1600 usano XMP (piuttosto che i valori SPD) per raggiungere i livelli prestazionali previsti, e questo è particolarmente vero per i moduli a latenza ridotta (CAS 7, CAS 8).
La memoria con frequenza più alta di 2133 MHz solitamente è costosa e non necessaria. I nostri test hanno mostrato che le DDR3-2400 offrono benefici minimi, e solo nelle situazioni dove vi affidate alla grafica integrata. Abbiamo visto memoria con frequenza superiore ai 2400 MHz impattare sulle prestazioni in quanto la motherboard cercava di aumentare la stabilità.
In termini di quantità di memoria raccomandiamo almeno 4 GB per i sistemi Windows meno costosi per navigare sul web. I giocatori probabilmente potrebbero rimanere con 4 GB, ma riteniamo siano meglio 8 GB, che sono ormai la norma per i sistemi di fascia alta. Alcuni applicazioni spingono le richieste di memoria a superare quel livello, anche se chi usa programmi che impattano sulla memoria che richiedono più operazioni possono occasionalmente trovare una scusa per installarne persino di più. Gli utenti che necessitano di oltre 8 GB solitamente sanno le proprie necessità in anticipo, in base all'esperienza con sistemi precedenti.

Anche queste circostanze eccezionali ci porterebbero a spingerci al massimo a 12 GB, anche se 16 GB sono più facili da installare in modalità dual-channel (tramite due moduli da 8 GB). Se siete alla disperata ricerca di una scusa per aggiungere più RAM installare un software RAM disk (che usa parte delle memoria di sistema come hard disk virtuale) potrebbe essere una soluzione.
Le nostre recensioni mostrano un'ampia gamma di opzioni e acquistare i moduli della stessa marca con garanzia a vita da aziende rispettabili è una buona assicurazione contro l'instabilità del sistema.

Sesto passo: scegliere il disco di archiviazione

Scegliere il metodo d'archiviazione di massa significa decidere tra le prestazioni di un SSD, la capacità di un hard disk meccanico o spendere di più per entrambi. Ma come con la memoria di sistema, gli avanzamenti nella produzione e la maturità tecnologia hanno portato gli SSD di media capacità in una fascia di prezzo alla portata di molti appassionati. In commercio troviamo SSD da 256 GB a circa 100 euro. Quell'SSD potrebbe non permettere a carichi di lavoro legati al processore di funzionare più rapidamente, ma certamente consentirà di lanciare e accedere ai dati più speditamente, e rispondere in un modo tale che semplicemente non potete avere con l'hard disk.

Avrete bisogno di una manciata di SSD ad alta capacità se pensate di immagazzinare foto, filmato e collezioni di giochi su un SSD. Fortunatamente, aggiungendo la spesa di un hard disk da 1 TB a meno di 60 euro potrete rendere la combinazione del giusto SSD e di un capiente hard disk più appetibile.
La capacità dell'SSD che vorrete dipende da ciò che fate con il vostro PC. Un'installazione di Windows raramente supera i 32 GB senza programmi aggiuntivi installati, anche dopo molti mesi a collezionare file temporanei, cookie e altra "spazzatura". Le applicazione usate di più come la suite Office e il software Creative Cloud di Adobe possono facilmente consumare molte volte quello spazio e i giochi regolarmente richiedono più di 10 GB l'uno. La maggior parte di noi potrebbe inserire Windows e i programmi essenziali su un SSD da 128 GB senza molti sforzi, ma le soluzioni da 256 GB sono la migliore scelta se volete aggiungere anche alcuni giochi e stare tranquilli.
L'archiviazione meccanica diventa critica non appena immagazzinate anni di foto, musica e filmati. Le immagini di dischi DVD e Blu-Ray consumano rispettivamente fino a 8.4 e 50 GB. Se amate archiviare video, le vostre necessità di capacità cresceranno molto rapidamente in questo modo. I pacchetti d'installazione dei giochi sono persino più capienti dei giochi stessi, e quelli di noi con un accesso a Internet meno che perfetto sono riluttanti a cancellare i dati sorgente, persino quando l'installazione termina.
Anche se la SATA è l'interfaccia di archiviazione più popolare in ambito desktop, altri form factor si stanno diffondendo. Tra questi abbiamo l'mSATA, che è sia disponibile che maturo. Progettato per installare SSD di piccole dimensioni direttamente su una motherboard, gli mSATA sono diventati così comuni che alcune aziende producono adattatori per installare drive mSATA in slot da 2,5" usando cavi dati e di alimentazione del SATA standard.

Oltre a mSATA, stiamo a iniziare a vedere piattaforme M.2 e SATA Express. Non sono ancora molto comuni, ma poiché entrambi permettono trasferimenti tramite bus PCI Express, le prestazioni delle future soluzioni di archiviazione andranno oltre i 6 Gb/s concessi dal SATA. Una sola linea PCI Express 2.0 vi offre fino a 500 MB/s di throughput bidirezionale. Un collegamento a due linee dovrebbe teoricamente essere in grado di raggiungere 1 GB/s. Nel frattempo, la SATA 6 Gb/s arriva fino a 600 MB/s, anche se la soglia più corretta è circa 550 MB/s.

Anche se la maggior parte dei sistemi usa un singolo capiente hard disk o una combinazione - un piccolo SSD e un hard disk più capiente, ad esempio – le altre opzioni di configurazione vi permettono di scegliere tra prestazioni aggiuntive, più capacità, sicurezza dei dati maggiore o una combinazione di queste.
RAID sta per Redundant Array of Inexpensive Disks, ovvero un gruppo di metodi che permette ai dati di essere presente tra diversi drive simultaneamente. La maggior parte delle schede madre per appassionati supporta almeno le modalità RAID 0, 1, 0+1 e 5. Ogni insieme di dischi appare come un singolo disco ai programmi salvo all'utility RAID.
L'uso del RAID impatta sul numero e la capacità dei drive selezionati, quindi passiamo a una descrizione molto breve di queste modalità:
  • Level 0 divide i dati in parti che sono diffuse su due o più dischi nello stesso momento, fornendo fino al doppio del transfer rate (nel caso di una configurazione a due dischi) e una capacità combinata. In base al modo in cui il dato è diviso, questa modalità è chiamata anche "striping". Lo svantaggio principale è che se un disco del RAID si rompe, perdete tutto.
  • Level 1 ricopia due o più drive quindi anche se uno si rompe, i dati possono recuperati dall'altro. Lo svantaggio principale è che dato che entrambi i drive – in due array a due dischi - immagazzinano gli stessi dati, la capacità non aumenta.
  • RAID 0+1 permette a quattro o più dischi di essere configurati come un insieme "mirrored" di drive "striped". In altre parole è un RAID 1 composto da due RAID 0. Se un insieme striped (array RAID 0) si rompe, i dati possono essere recuperati dall'altro. La capacità totale è ancora limitata a quella di un insieme striped.
  • Il RAID 5 crea bit di parità per il ripristino dei dati. Dati e bit di parità sono distribuiti lungo tutti i dischi, aumentando il transfer rate, sacrificando solo la quantità di spazio richiesto per archiviare i bit di parità aggiunti – la capacità di un drive nell'insieme.
Generare bit di parità per il RAID 5 richiede potenza di calcolo, il che significa che il RAID 5 abilitato in software può assorbire risorse. Al contrario, i livelli RAID 0 e 1 generano un piccolo overhead sulla CPU. I giocatori con poca considerazione per l'archiviazione a lungo termine dei dati potrebbero scegliere il RAID 0 per le prestazioni e chiunque abbia una quantità di dati di valore potrebbe scegliere il RAID 1.

Settimo passo: selezionare un alimentatore

Anche se non ottiene l'apprezzamento dovuto, l'alimentatore è il componente più critico per la stabilità e la longevità di un computer. Abbiamo visto modelli a basso costo letteralmente andare in fiamme, portando con sé alcuni altri componenti. Scegliere un modello con una potenza inadeguata potrebbe portarvi a crash e a problemi in avvio. Dato che le soluzioni di bassa qualità spesso non tengono fede alle loro specifiche, inizieremo con il dire che gli alimentatori non sono aggiornati così spesso come altri componenti dato che la tecnologia, in questo settore, non progredisce tanto rapidamente.
La scelta dell'unità dipende anzitutto dalla vostra configurazione hardware. Le schede video sono i componenti più affamati di energia nei sistemi da gioco, ma se usate la GPU integrata il primo posto passa di diritto alla CPU. Nel Web ci sono diverse "calcolatori" che cercano di dirvi quale alimentatore vi serve, con alcuni più aggiornati di altri. La buona notizia è che le unità con un'elevata potenza possono facilmente sostenere sistemi con hardware sottodimensionato senza danneggiarlo, anche se l'efficienza a volte cala quando l'unità è posta sotto un carico inferiore al 20% del suo rating.
Gli alimentatori sono divisi in più uscite di tensione primarie (12 V, 5 V, 3.3 V) e secondarie (-12 V, -5 V, 5 V standby). Gli alimentatori di migliore qualità forniscono una protezione da sovraccorrente separata su ognuno di questi livelli d'uscita, chiamati "rail" o canali. Intel decise in passato che ogni canale non doveva fornire più di 18 ampere, in modo da ridurre il rischio di incendio dei cavi.
Quando però la necessità di andare oltre i 18 A divenne chiara, la maggior parte dei produttori iniziò a dividere l'uscita 12 V in più canali 18 A. Questo creò problemi di bilanciamento del carico, ad esempio un'unità a due canali può avere due cavi altamente carichi su un canale e due canali relativamente scarichi sull'altro. Ciò fece scattare il circuito di protezione dell'amperaggio, anche se il trasformatore interno aveva potenza da cedere. Nacquero così gli alimentatori "a singolo canale", che violavano il mandato di Intel, ma almeno permettevano ai sistemi più esigenti di funzionare. E da allora furono usati circuiti di protezione dell'energia intelligenti per ridurre il rischio di un incendio da un singolo connettore (ed era questa la ragione per cui Intel aveva stabilito delle regole).
I semplici calcolatori online possono funzionare per configurazioni base, ma le schede di fascia più alta pongono un carico più elevato sui canali +12 V (così tanto che la Radeon R9 295X2 ha persino un requisito specifico per il canale +12 V). La maggior parte degli alimentatori ad alte prestazioni è progetta in modo da servire molta corrente sul canale +12 V, anche se le soluzioni meno costose occasionalmente si risparmiano in quella specifica. AMD e Nvidia originariamente guidavano i consumatori verso alimentatori con abbastanza amperaggio sui 12 V con soluzioni certificate. Tuttavia, 80 PLUS e i suoi rating di efficienza sono diventati metri di giudizio popolari per determinare quali sono i prodotti di maggiore qualità.
Gli alimentatori sono classificati per l'uscita e uno dei benefici dei report 80 PLUS è che contiene i dati sull'efficienza con un carico dal 20% al 100%. Questo permette ai lettori di Tom's Hardware di trovare una configurazione simile in una delle nostre configurazioni, leggere la potenza in ingresso che riportiamo e calcolare l'output richiesto usando il rating d'efficienza 80 PLUS. Ad esempio, un sistema completo che consuma 647 W con il nostro metro con un'efficienza dell'85% ha bisogno di un'unità da 550 W (647 x 0.85). Anche se aggiungete una leggera sovracapacità per le periferiche USB e gli aggiornamenti dischi futuri, quella stessa macchina può lavorare senza problemi con un'unità da 600 W di alta qualità.
I form factor degli alimentatori non sono simili a quelli delle motherboard. Un alimentatore ATX potrebbe seguire uno dei diversi standard relativi alla dimensione. Tra questi troviamo PS/2, PS3, SFX o TFX, più le soluzioni proprietarie.
Form Factor alimentatori
Tipo PS/2 PS3 SFX* TFX
Altezza 14,922 cm 14,922 cm 6,35 cm 7 cm
Larghezza 8,572 cm 8,572 cm 12,7 cm 8,5 cm
Profondità 14,287 cm 10,16 cm 10,16cm 17,5 cm
Spesso chiamato "ATX", l'alimentatore PS/2 è figlio degli anni '80, molto prima che l'ATX persino esistesse. Il suo modello di montaggio continua a essere usato nella maggior parte dei sistemi mid e full-tower ATX, ma le unità di capacità superiore sono spesso molto più lunghe - profonde all'interno del case - rispetto a quanto richiesto dalle specifiche originarie. Le strane dimensioni rappresentano un artefatto del design originale basato su pollici frazionari.

Usando gli stessi fori di montaggio delle unità standard PS/2, PS3 ha permesso a Hewlett Packard di ridurre la profondità generale nei case full mini-tower ATX degli anni '90. La confusione circa l'età del PS3 può essere attribuita al lungo tempo che ha richiesto a Intel per aggiungere lo standard alle proprie linee guida degli alimentatori. La fusione con SFX può essere imputata alla scelta di Intel d'inserire le sue dimensioni fisiche all'interno delle linee guida sul design SFX.

Si potrebbe dire che SFX è due form factor, uno che è da 5" x 4" e un altro da 4" x 5". Come un potenziale terzo candidato nel regno delle soluzioni SFX, Intel ha specificato una versione alta 50 mm chiamandola "SFX, 40 mm Profile" in riferimento alla dimensione della sua ventola. Le differenze dei tre sottostandard possono essere notate a un'ispezione visiva in quanto sono più larghi, profondi o sottili rispetto agli altri due. Il più largo è più comune nel case consumer ed è quello che più spesso è chiamato microATX. Questo form factor inoltre permette un alloggiamento della ventola fino a 17 mm per estendere da un lato del coperchio all'interno del case.

Il piccolo form factor TFX permette alle aziende di realizzare case persino più sottili, anche se si inserisce più lontano nel case. Dato che PS3, SFX e TFX sono spesso venduti fianco a fianco sotto l'etichetta microATX, gli acquirenti devono spesso guardare le immagini per determinare che cosa sta vendendo davvero il venditore.
EPS sostituisce ATX come standard elettronico per alimentatori ad alto amperaggio, con un connettore principale EPS a 24 pin a bordo di molte schede madre e un connettore EPS 12 V a 8 pin che fornisce energia alla CPU. La maggior parte dei produttori fa questi connettori divisibili, con sezioni a 4 pin divise per permettere l'adattamento a un connettore ATX a 24 pin e il connettore a 4 pin per la CPU.

C'è anche un cavo PCIe a 8 pin supplementare per schede video di fascia alta, dai quali possono essere divisi due pin per usarli in connettori 6 pin. L'isolante plastico che circonda questi pin ha una forma differente dal connettore a 8 pin per la CPU, impedendo un uso improprio accidentale.
C'è inoltre un po' di cross-compatibilità tra cavi larghi e cavi stretti. Molti sistemi con connettori per la CPU a 8 pin opereranno in modo adeguato con un cavo a 4 pin, mancando solo della corrente extra necessaria per supportare un overclock elevato.

I cavi di alimentazione per i dischi includono il vecchio ATA a 4 pin, un piccolo connettore per alimentatore i floppy e il più moderno SATA. Sempre di più gli alimentatori sono sprovvisti di cavi di alimentazione floppy ma dato che alcuni accessori lo usano per alimentare altre cose, spesso avrete un adattatore da uno dei connettori in stile ATA. In un momento in cui va per la maggiore l'archiviazione SATA, i connettori ATA a quattro pin raramente collegano dischi, ma piuttosto alimentano ventole a basso costo, controller per le ventole e altre soluzioni.
La sintesi è che chi assembla un PC deve trovare un alimentatore di qualità che entri nel proprio case, con la potenza necessaria e con tutti i cavi richiesti. Se quest'ultima voce non è soddisfatta, dovreste trovare degli adattatori disponibili sul mercato.

Altri componenti

È possibile completare il vostro computer e giocare con nient'altro che i componenti già citati. Il numero di programmi scaricabili è aumentato al punto che la maggior parte dei nostri lettori non ha mai bisogno di un lettore ottico (CD, DVD, BD-ROM). I case hanno viti di montaggio e solitamente includono ventole. La maggior parte delle CPU ha dissipatore e ventola in bundle. E sempre più motherboard sono offerte con cavi.
Per altri appassionati, l'abilità di far girare vecchi programmi o riprodurre contenuti è critica. Gli overclocker, specialmente, punteranno a un sistema di raffreddamento più efficace. Anche l'assemblatore più avaro dovrebbe essere in grado di acquistare un masterizzatore DVD, con prezzi online a partire da 20 euro. I masterizzatori Blu-Ray sono più costosi, anche se non come diverso tempo fa. Le soluzioni combo leggono Blu-Ray e possono masterizzare DVD e sono state create per colmare il gap di prezzo, ma quel mercato si è ridotto con la riduzione dei listini.

Altri power user preferiscono avere migliori schede audio o sintonizzatori TV, anche se l'audio integrato è abbastanza buono oggi e i servizi di streaming rendono in parte superflue le schede TV. È questo comunque che rende il PC un prodotto così bello: la possibilità di cambiare componenti a piacimento. Il dibattito sugli aggiornamenti opzionali oppure obbligatori è caldo quando si entra nel mondo dell'overclock.

I dissipatori per CPU passano da piccoli prodotti a enormi sistemi con radiatori e raffreddamento a liquido. Riteniamo che chi assembla un PC per la prima volta e vorrebbe overcloccare avrà maggiore successo con qualcosa di semplice da installare. A seconda del vostro case, potreste usare un sistema a liquido a doppia ventola o soluzioni ad aria di grandi dimensioni. Ognuno di questi strumenti è opzionale per molti computer, quindi torniamo ai passi obbligatori.

Ottavo passo: scegli da chi acquistare

I commercianti online sfruttano spese di gestione inferiori per fare prezzi più bassi rispetto a chi ha un negozio fisico e deve tenere un magazzino. I costi di trasporto però possono impattare sul costo totale del vostro acquisto, in particolare se comprate i componenti in negozi differenti. Fare un ordine unico sembra essere la soluzione migliore e acquistare in pochi negozi è la soluzione migliore per massimizzare il risparmio. Fare un acquisto non è semplice considerando i molti venditori esistenti, i diversi prezzi per lo stesso componente e i differenti costi di spedizione. La soluzione più semplice è scegliere un unico negozio in grado di farvi il miglior prezzo in base alla lista dei vostri componenti. Tenete presente che la proporzione dei costi di spedizione dovrebbe tenersi bassa all'aumentare delle dimensioni dell'ordine: se ciò non avviene date uno sguardo a un altro negozio!
I negozi fisici locali devono tenere i prezzi più alti per coprire le maggiori spese operative, ma molti ricevono i componenti in quantità abbastanza grandi da permettervi di risparmiare dei soldi che altrimenti avreste speso in costi di spedizione. E poi, magari nelle catene più grandi, possono esserci delle promozioni particolarmente allettanti su un prodotto, fatte per attirarvi e indurvi magari ad acquistare qualcos'altro – che magari nemmeno pensavate vi servisse.
Livello di servizio
Spesso si dice che ottenete ciò che pagate, e il servizio è un'area dove i negozio locali possono superare i rivali online – anche se non tutti. Dato che i piccoli negozi cercano costantemente di costruirsi una reputazione, e poiché hanno a che fare con volumi inferiori, solitamente sono più disposti a investire tempo nel rispondere alle vostre domande. Le grandi catene d'elettronica si focalizzano invece sui volumi e piuttosto che capire perché un componente non funziona cercano di vendervene un altro. I commercianti online si aspettano che abbiate abbastanza conoscenze da capire le cose da soli.
Poniamo una situazione in cui avete a che fare con un problema di compatibilità:
I piccoli negozi locali solitamente offrono consulenza, controlleranno il componente gratuitamente se credete che sia difettoso, o analizzeranno il vostro sistema a una cifra ragionevole (non tutti lo fanno e non tutti sono convenienti). D'altra parte, potrebbero non essere disposti a fornire un rimborso se si tenta di restituire un componente "nuovo ma usato", ovvero tirato fuori dalla scatola e installato nel computer.
La maggior parte dei commercianti non fornisce un adaguato supporto tecnico, puntando invece direttamente sul processo di restituzione, magari facendovi pagare qualcosa. Forse dovrete pagare anche i costi di spedizione del componente malfunzionante, ma qualcuno potrebbe restituirvi i soldi se emerge una buona ragione – o una scusa plausibile – per la restituzione del pezzo.
Integrità del venditore
I negozi locali vivono e muoiono sul passaparola, e solitamente cercheranno di risolvere le controversie in modo amichevole. Le grandi catene di negozi in genere cercano di "schivare la pallottola", anche se potrebbe richiedere un po' raggiungere un risultato soddisfacente. I commercianti online devono assicurarsi che la maggioranza dei clienti sia felice. Molti motori di comparazione prezzi – come Amazon – hanno un sistema di rating collegato ai commenti degli utenti.
I siti d'aste sono un bel luogo dove trovare hardware fuori produzione, ma i prezzi finali di vendita sui componenti più recenti sono spesso superiori a quelle dei siti online. La garanzia del costruttore non è applicabile (in particolare per i componenti provienti dal mercato grigio) e la garanzia del venditore è valida quanto la sua parola. La nostra esperienza può esservi utile. Abbiamo trovato un venditore che aveva trascorso più di tre anni a maturare una reputazione elevata, e aveva un rating superiore al 99%. Il suo progetto per ritirarsi, a quanto pare, era quello di pubblicizzare oggetti che non possedeva. Riuscì a raccogliere molti soldi, parte dei quali erano nostri.
È diventato più difficile rimanere fregati da queste truffe negli ultimi tempi, dato che le società di pagamento offrono sistemi di protezione. Eppure, sentiamo ancora di venditori che inviano scatole piene di rocce o carta al posto del prodotto. A meno che il venditore non sia rinominato per questa attività, è la vostra parola contro la sua riguardo ciò che effettivamente vi è stato inviato. I siti di aste diventano una scelta ragionevole quando i benefici superano notevolmente i rischi. Basta prendere tutte le precauzioni necessarie, e prepararsi a eventuali disagi che potrebbero emergere malgrado la vostra attenzione.
Sommario
I commercianti online offrono il prezzo più basso, ma i costi di spedizione favoriscono spesso gli acquisti di diversi componenti. Se riuscite a ordinare la maggior parte dei componenti da un sito, il risparmio potrebbe essere significativo. Per l'acquisto di componenti poco costosi spesso è meglio rivolgersi ai negozi locali.
I componenti come tastiere, mouse e controller da gioco sono così legati dai gusti personali che è sempre meglio provarli prima di acquistarli. Le grandi catene di elettronica potrebbero fornirvi un'adeguata selezione di prodotti da provare.

Nono passo: preparatevi per l'assemblaggio

L'assemblaggio solitamente è la parte più veloce. La selezione dei componenti potrebbe richiedervi qualche giorno di considerazioni e trovare la migliore fonte per gli acquisti può richiedere tempo. Collegare i connettori e inserire viti non dovrebbe prendervi più di qualche ora, anche a chi ha poca esperienza.

Se avete familiarità con alcuni semplici strumenti, potrete assemblare un PC completo in meno tempo di quello che è necessario per leggere questo articolo. Se però incappate in qualche problema le cose potrebbero subire qualche rallentamento. Fobie a parte, è improbabile che danneggiate l'hardware o voi stessi se seguite alcune precauzioni molto semplici, e speriamo che questo segmento finale possa eliminare ore di prove ed errori post-asseblaggio.
Le prime precauzioni
Nulla crea una sensazione di delusione più rapidamente che danneggiare un componente critico prima che siate riusciti a mettere tutto insieme. Le preoccupazioni principali includono la scarica elettrostica, i componenti che cadono o rotture causate dal montaggio forzato di alcuni componenti o l'aver graffiato alcuni circuiti.
La scarica elettrostatica accidentale (ESD) può distruggere l'hardware PC, un fatto che porta molte guide sull'assemblaggio a esagerare questo pericolo. In verità, pochi assemblatori di PC personalizzati con esperienza prendono più di qualche precauzione contro gli ESD; anche quando si verifica, è probabile segua il piano di massa del componente piuttosto che attraversare le sue parti più sensibili.
La precauzione base è quella di toccare occasionalmente una "terra", come una scrivania metallica di grandi dimensioni o un case metallico di un sistema collegato, per scaricare il proprio corpo. Ulteriori rischi ESD provengono da spazi di lavoro in moquette e ambienti estremamente asciutti, così un altro livello di protezione può venire dall'uso di un tappetino antistatico sotto la sedia e di un umidificatore per ambienti estremamente asciutti. Braccialetti da polso per scaricare a terra sono un metodo di protezione raramente utilizzato al di fuori degli ambienti di produzione, ma i più prudenti se vogliono possono indossarne uno.
La caduta dei componenti sembra facile da impedire in teoria, ma il danno da caduta è di gran lunga una causa più probabile di rottura dei componenti rispetto all'ESD. Gli hard disk sono spesso maltrattati durante l'installazione e altri componenti possono facilmente cadere da un tavolo. Ridurre la distanza di caduta è facile, basta non mettere i componenti ai bordi del tavolo, e per evitare qualsiasi problema è meglio lasciare i componenti nella scatola fino a quando non è ora d'installarli.
Un poblema fisico che persino i più cauti non possono impedire il 100% delle volte si ha con l'inserimento dei processori nelle interfacce con una leggera angolazione. Questo è un problema specifico delle interfacce LGA di Intel, dato che i pin di contatti sono diventati sempre più sottili con l'aumentare degli stessi. I pin di Intel agiscono come molle, quindi anche il danno più leggero può causare un'insufficiente pressione di contatto. Non c'è una regola per impedirvi di danneggiare la motherboard quando posizionae il processore. Basta fare solo tantissima attenzione durante questi momenti critici.
Oltre a far cadere per sbaglio la CPU, il danno da assemblaggio può includere situazioni dove le parti non sono allineate correttamente o forzate nella posizione in cui le si vuole mettere. La maggior parte dei componenti richiede solo una piccola quantità di pressione per fissare un connettore, ma alcuni hanno bisogno di maggiore aggressività. Ci occuperemo di questi casi specifici nell'installazione di ogni componente.

Decimo passo: costruire la piattaforma (CPU, dissipatore e DRAM)

Molti tecnici si riferiscono a CPU, motherboard, DRAM e grafica parlando di piattaforma. Questi componenti possono essere assemblati e testati fuori da un case connettendo un alimentatore e il tasto di accesione. E salvo per le schede video dedicate (separate), possono essere solitamente inseriti come assemblaggio in un case vuoto.
I processori che s'inseriscono nei socket hanno seguito un tema comune per almeno 20 anni: una freccia in un angolo della CPU si allinea con un'altra freccia nel socket. Questo è primo metodo che i produttori usano per un orientamento corretto, ma AMD usa anche pin mancanti con fori dell'interfaccia bloccati per impedire ulteriormente un'installazione scorretta.

I pin della CPU sono facili da piegare, quindi è possibile forzare un processore nel proprio socket nel modo sbagliato rompendo i pin. Con la levatta rilasciata, la CPU dovrebbe letteralmente cadere nel socket sotto il proprio peso, senza applicare alcuna forza. Questi sono detti socket Zero Insertion Force (ZIF).

Dopo esservi assicurati che la CPU è completamente inserita, portate la levetta in posizione orizzontale per bloccare il tutto. I processori LGA hanno bordi intaccati per impedire un'installazione scorretta, oltre a essere marchiati con una freccia per avere una guida visiva. Una piastra di carico mantiene la CPU senza pin contro i contatti del socket, chiamati "land". Una o due leve di bloccaggio applicano il carico.

Dopo esservi assicurati che la CPU è correttamente installata - come mostrato sopra - abbasssate la piastra di carico in acciaio sopra la CPU e ruotate la leva in una posizione di blocco.

Il materiale per l'interfaccia termica - noto anche come composto termico o pasta - colma i piccoli spazi tra la CPU e il suo dissipatore per assicurare un trasferimento di calore ottimale. La maggior parte dei dissipatori forniti di fabbrica ha una pasta termica rigida applicata in fabbrica che diventa soffice quando è riscaldata dalla CPU, ma altri dissipatori richiedono l'applicazione manuale della pasta termica.

In un recente articolo sulle paste termiche abbiamo mostrato un modo accettabile per aggiungere uno spesso strato di materiale termico senza creare problemi. Una piccola quantità al centro del dissipatore si diffonderà come mostrato nelle foto, e il calore aiuterà una diffusione persino maggiore con il sistema in uso.
A volte ci piace massimizzare la superficie di contatto fino agli angoli, così mettiamo un leggero velo di pasta a circa 0,5 mm da ogni angolo, oltre alla piccola quantità nel mezzo. L'eccesso di pasta uscirà dai bordi della CPU, quindi è importante non applicarne così tanta da creare problemi. Rimuovere la pasta dalle fessure può essere particolarmente difficile, e diventa imperativo quando si usano determinate soluzioni a base metallica.
I dissipatori per CPU ad aggancio sono ancora usati dai processori AMD Socket AM3+ e FM2+, e la clip è ancora compatibile con la maggior parte delle vecchie interfacce dell'azienda. Con il dissipatore in posizione, fate scivolare l'estremità non bloccata nel corrispondente gancio di plastica, poi ripette il processo. Finite l'installazione spostando la leva per fare pressione.

I dissipatori per CPU a pin usano fori di montaggio piuttosto che il più tradizionale supporto a clip. Introdotto con il socket LGA 775 e mantenuto fino all'odierna interfaccia LGA 1150, l'installazione richiede di spingere ogni pin nel corrispondente foro sulla motherboard fino a quando non si sente un click.

Il pin inferiore (bianco traslucente, sopra) è cavo, suddiviso sull'estremità, e ha punte sul finale. Questa parte passa attraverso il foro di montaggio per prima. Il perno superiore (nero, sopra) sporge attraverso un foro nel centro del perno inferiore per fissare le punte. Girare la parte alta del pin di 90 gradi in senso antiorario sblocca la pressione della molla, permettendo di rimuovere il dissipatore.
Dato che un giro in senso antiorario permette di eludere il meccanismo di aggancio, controllate che tutti i pin siano correttamente girati in senso orario prima di collegare il dissipatore.
I dissipatori ad avvitamento risolvono il problema dei fragili pin di plastica. Quattro punti sulla motherboard permettono di avere la giusta tensione usando viti e una piastra di supporto che ripartisce il carico. Questo migliora la sicurezza e la protezione della motherboard, ed è particolarmente utile con grandi e pesanti dissipatori che richiedono l'aumento della pressione di contatto sull'heatspreader della CPU. Le piastre di supporto sono solitamente progettate per adattarsi ai fori di montaggio a quattro pin di Intel o rimpiazzare i supporti a clip di AMD. Le motherboard socket LGA 2011 sono distribuite con una piastra di supporto già installata e molti dissipatori sono venduti con un secondo set di viti di montaggio.

Dato che la piastra di supporto deve essere collocata dietro la motherboard, questi dissipatori dovrebbero essere montati prima di installare la motherboard nello chassis, anche se molti case offrono un accesso dedicato nel vassoio.
Installare la RAM
La memoria di sistema è fatta in modo che s'inserisca nello slot in un unico modo. Ha un segno che impedisce ai moduli di poter essere inseriti completamente. Premete la memoria nel mondo fino a quando non sentite un click.

La nostra configurazione usa un paio di moduli da inserire negli slot corrispondenti per abilitare la modalità dual-channel. Controllate il manuale della vostra motherboard per vedere quali slot dovrebbero essere usati per farli funzionare in questa modalità che migliora le prestazioni.

Notate il numero degli slot, che sono solitamente scritti sulla scheda, e confrontateli con l'ordine dell'installazione dei moduli indicata nel manuale della motherboard. Fare questa operazione era particolarmente critico con le motherboard LGA 1156 e LGA 1366 dato che si affidavano su una DIMM nel secondo slot di ogni canale di terminazione, anche se molte schede madre LGA 1150 e 2011 non sono così esigenti.

Undicesimo passo: installare motherboard e alimentatore

La maggior parte dei case supporta motherboard di diverse dimensioni, ognuna con alcun differenti punti di montaggio. Questi punti connettono uno strato della motherboard chiamato "ground plane" alla struttura del case, riducendo il crosstalk del segnale per vie delle interferenze in radiofrequenza. Perciò, i punti di montaggio solitamente sono messi a terra.

Punti di montaggio non allineati potrebbero entrare in contatto con una traccia sul lato posteriore della motherboard, quindi i produttori di case solitamente li rendono rimovibili attraverso spaziatori in metallo chiamati "standoff" (nella foto sopra). È importante osservare l'esatto posizionamento di ogni foro di montaggio nella motherboard prima di collocare uno "standoff" nella corrispondente posizione sul vassoio. Un errore potrebbe potenzialmente danneggiare la motherboard, anche se il risultato più probabile di un posizionamento scorretto è che il sistema semplicemente rifiuta di avviarsi. Le freccie nella foto sotto illustrano l'accoppiamento ai punti di montaggio in cui sono posizionati gli standoff.

Il form factor ATX specifica la dimensione e la posizione di una piastra rettagonlare chiamata "I/O shield" (mascherina), che occupa gli spazi vuoti attorno alle porte e i connettori nella parte posteriore della motherboard. Questo è per dire che una mascherina combacia con una selezione di porte personalizzata in uno spazio vuoto standard nello chassis. I case spesso includono una vecchia piastra standard che deve essere rimossa prima di mettere il nuovo rimpiazzo personalizzato.

Le linguette superiori di questa mascherina devono essere piegate a circa 90 gradi rispetto alla superficie per impedire che blocchino le porte adiacenti durante l'installazione della motherboard. La linguetta a sinistra nella foto sotto è stata piegata correttamente.

Ricontrollate le posizioni degli standoff prima di inserire la motherboard, allineate le porte con la mascherina e non dovreste avere problemi serrando tutte le viti.

L'alimentatore è solitamente assicurato con quattro viti, anche se non è sempre montato nella parte posteriore del case. Alcuni case spostano l'alimentatore e usano un cavo d'estensione per portare dietro l'alimentazione. Vari tipi di design potrebbero richiedere l'installazione dell'alimentatore prima della motherboard, come specificato dal manuale o nella guida d'installazione.

Dodicesimo passo: installare cavi, schede e dischi

Le schede di espansione sono solitamente disponibili come PCI Express (PCIe), dato che il vecchio PCI è quasi estinto. Disponibili in versioni con una, quattro, otto e sedici linee, lo standard PCIe mantiene la compatibilità tra schede corte e slot lunghi. L'immagine sotto mostra un PCIe x1, un PCIe x16 e uno slot PCI affiancati.

Il PCIe permette alle schede più corte di essere inserite in slot più lunghi, come una scheda x1 in uno slot x16. Al contrario le schede più lunghe possono essere collocate in slot più corti solo quando il finale frontale di quello slot è aperto. Dato che la differenza tra slot a finale aperto e chiuso non è facilmente comprensibile in foto o spiegabile nelle specifiche della motherboard, molti produttori usano slot x16 per le loro interfacce a quattro e otto linee. Se la metà dei contatti elettrici manca dallo slot PCIe x16 superiore è perché quello slot è collegato a un'interfaccia x8.
Anche se i nostri esempi di motherboard includono la grafica integrata, scegliamo di usare una scheda video PCIe per avere migliori prestazioni. Una scheda PCIe x16 è inserita fino a quando un fermo sullo slot si ancora al gancio della scheda. Questi fermi sono presenti sulla maggior parte degli slot PCIe x16, ma non si trovano sulle interfacce a bandwidth ridotto PCI e PCIe x1.

Come con altre schede, una vite del case o un fermo a rapido rilascio assicura la parte alta della scheda alla staffa metallica sul lato opposto. I dischi interni da 3,5" sono tradizionalmente assicurati con grosse viti filettate, mentre i dischi esterni, quelli da 2,5" e i dispositivi che s'inseriscono negli alloggiamenti solitamente sono più piccole. I dischi esterni solitamente vengono inseriti dal davanti, mentre i dischi interni solitamente sono inseriti dall'interno del case.

Diversi produttori usano installazioni senza strumenti grazie a slitte e altre soluzioni che si agganciano ai fori delle viti. Esistono diversi design. I cavi delle motherboard dei nuovi sistemi sono solitamente basati sullo standard EPS12V espanso, che comprende gli standard ATX precedenti. Precedentemente trovato negli alimentatori EPS per server, il cavo di alimentazione principale a 24 pin è compatibile con la precedente soluzione a 20 pin. L'esempio sotto mostra come un connettore a 20 pin entri in un socket a 24 pin; il grande fermo è progettato per funzionare sia con connettori a 20 che a 24 pin.

I connettori ATX 12V a 4 e 8 pin soddisfano la domanda elettrica della CPU. Precedentemente noto come connettore di energia "P4", è stato aggiunto da Intel per i suoi processori Pentium 4 e poi successivamente adottato dai produttori di motherboard AMD. Le più recenti versioni a 8 pin erano originariamente pensate per rispondere alle CPU affamate di energia Pentium D e Pentium 4 Prescott, ma molti processori AMD e Intel moderni sono sufficientemente efficienti per lavorare nuovamente con i 4 pin. La maggior parte delle schede a 8 pin funzionerà sia con alimentazione a 8 pin e 4 pin, in quanto in connettori sono compatibili tra loro.

Nella foto sopra vedete una connettore della ventola della CPU a 4 pin e il connettore audio del pannello frontale. I connettori per le ventole a 4 pin sono progettati per fornire il controllo automatico della velocità PWM (pulse width modulation), ma i connettori ancora una volta sono "compatibili" con le ventole a tre pin. Alcune motherboard sono in grado di controllare la velocità della ventola sia attraverso cambiamenti di tensione o la larghezza d'impulso, mentre altre faranno funzionare la ventola a piena velocità, di continuo, senza recare danno al vostro sistema.
I cavi audio del pannello frontale sono spesso disponibili con entrambi i connettori AC97 e Audio HD, dove l'Audio HD è uno standard leggermente più nuovo e AC97 è estinto. Usando il connettore sbagliato si può ridurre temporaneamente il numero di canali audio disponibili, ma ciò non intaccherà altri componenti. Il pin per i connettori audio è in una posizione differente dagli altri connettori del pannello per una facile installazione.
Il tasto di accensione del case, l'indicatore luminoso di funzionamento, il tasto di reset e la luce di attività dell'hard disk sono solitamente connessi nell'angolo frontale basso della motherboard. I LED fanno passare la corrente in una sola direzione e i pin positivi – indicati da un "più" - normalmente sono connessi a un filo colorato su ogni guida. Un cavo nero o bianco solitamente indica lo stato negativo o terra. Se i vostri interruttori di accensione e reset funzionano ma le luci dell'accensione e dell'HDD no, i connettori LED probabilmente sono invertiti.

I connettori USB sono standardizzati per oltre 15 anni e suggeriamo che chi assembla per la prima volta non cerchi di incorporare qualsiasi componente più vecchio. Il pin mancante è bloccato dalla maggior parte dei connettori USB sul pannello frontale per assicurare che il connettore sia polarizzato correttamente. Un collegamento invertito dovrebbe danneggiare la motherboard, quindi i cavi di breakout interni a quattro pin, otto pin o singla fila richiedono un'attenzione speciale. Il pin mancante indica il finale negativo/terra del connettore.

Installazione cavi

Alcuni drive SATA precedenti accettavano anche i vecchi connettori di alimentazione ATA a 4 pin. L'etichetta sull'hard disk avvisa gli assemblatori che dovrebbero scegliere l'interfaccia SATA o il vecchio cavo di energia, ma non entrambi.

La maggior parte delle schede PCI Express richiede più energia rispetto a quanta lo slot sia in grado di fornire, e bisogna usare il connettore ausiliario a sei pin mostrato sotto o una nuova versione a 8 pin a più alto amperaggio. Il connettore a sei pin non deve mai essere confuso con l'alimentazione della motherboard a 4 pin o 8 pin, in quanto la sua polarità è opposta! Fortunatamente i cavi di alimentazione PCI Express a 8 pin sono stati progettati in modo tale da non poter essere forzati inintenzionalmente nel connettore a 8 pin sulla motherboard.

State provando a recuperare i dati da un vecchio hard disk sul vostro nuovo sistema? Le nuove motherboard non supportano nativamente questi drive, e i vecchi convertitori SATA-to-ATA hanno spesso una limitata compatibilità, e le vecchie schede d'interfaccia per i dischi usavano il vecchio PCI. Se state cercando di recuperare ardentemente qualcosa vi suggeriremmo di installare il drive in un adattatore esterno USB. Certo, se lo trovate.

I drive ATAPI e Ultra ATA hanno il pin 1 nell'altro lato del connettore, come si vede di fronte - a destra nella foto sotto.
Conclusioni
Nessun sistema è completo senza software e la maggior parte dei sistemi operativi sono disponibili su DVD avviabili. L'ordine di avvio del sistema può essere selezionato dal BIOS della motherboard, solitamente sotto il menu "Advanced BIOS Features", e dovrebbe essere impostato per primo l'avvio da CD. La maggior parte delle motherboard indicherà il nome reale del drive nell'ordine di avvio, mentre altri saranno elencati come tipo di dispositivo.
Ulteriori "trucchi e consigli" per il BIOS possono essere trovati nella nostra guida "Configurazione del BIOS per i principianti".
Speriamo che questi consigli vi abbiano permesso di costruire il vostro computer, ma se avete qualche domanda, rivolgetevi pure al nostro forum dove altri appassionati dipaneranno i vostri dubbi.
  

Western Digital annuncia HDD Red e Red Pro fino a 6 TB

WD, azienda di Western Digital e leader mondiale nelle soluzioni storage, ha annunciato oggi un’ulteriore estensione della sua nota linea di hard disk SATA WD Red per sistemi NAS (network attached storage) dedicati alle realtà home e small office con l’annuncio delle capacità da 5 TB e, prima sul mercato, da 6 TB specifiche per NAS storage, oltre all’introduzione degli hard disk WD Red Pro che si rivolgono al mercato NAS delle medie e grandi imprese. Testati per offrire compatibilità con i sistemi NAS dei principali produttori ed ottimizzati per offrire potenza e performance, gli hard disk WD Red da 3,5 pollici sono attualmente disponibili in capacità che variano da 1 TB a 6 TB; mentre gli hard disk WD Red Pro da 3,5 pollici sono disponibili in capacità da 2 TB a 4 TB. 
Western digital WD60EFRX
“Con l’espansione e l’evoluzione della famiglia WD Red, WD offre ancora una volta ai suoi clienti importanti novità: maggiori capacità, fino a 6TB; supporto a un numero maggiore di alloggiamenti; una superiore ampiezza di gamma con WD Red Pro; e maggiori funzionalità con l’ultima generazione della tecnologia WD NASware,” ha affermato Matt Rutledge, senior vice president e general manager, WD Storage Technology. “WD continua ad ascoltare i suoi clienti apportando entusiasmanti innovazioni alla categoria di prodotto che loro stessi hanno contribuito a creare.”  
WD Red
Introdotti nel 2012 come novità assoluta nel mondo dello storage, gli hard disk WD Red rispondono alle necessità specifiche dell’ambiente NAS ed alla la crescente domanda di soluzioni storage affidabili e compatibili, in grado di ridurre il costo totale di possesso dei clienti. Con il rilascio dei modelli da 5 TB e 6 TB, la linea di hard disk WD Red viene ora ulteriormente arricchita con maggiore capacità storage e performance superiori, anche grazie a WD NASware 3.0, una versione migliorata dell’originale tecnologia di WD NASware™, progettata per migliorare l’affidabilità e le performance di sistema, ridurre il downtime dei clienti e semplificare il processo di integrazione.
Gli hard disk WD Red sono inoltre caratterizzati dalla tecnologia 3D Active Balance Plus, una tecnologia di controllo del bilanciamento migliorata, che aumenta significativamente le performance complessive e l’affidabilità del disco. In esclusiva per i clienti WD Red, WD offre un supporto premium dedicato e gratuito 24x7.
Con l’incremento delle funzionalità di NASware 3.0, i dischi WD Red da 1 a 6 TB sono in grado di supportare sistemi NAS fino a 8 alloggiamenti senza influire negativamente sulle performance.  
WD Red Pro
Ideale per ambienti aziendali di medie e grandi dimensioni, la nuova linea di hard disk per NAS WD Red Pro supporta sistemi NAS da 8 a 16 alloggiamenti. Il suo design migliorato permette di avere storage affidabile e ad alte prestazioni, reso ancor più efficace da WD NASware 3.0. Con l'introduzione di WD Red Pro, WD vanta ora un portfolio completo di soluzioni storage NAS con la famiglia WD Red (WD Red e WD Red Pro), sia per le soluzioni consumer che business. 
La famiglia di hard disk WD Red si integra perfettamente con le soluzioni WD NAS ed è pensata per interoperare con una vasta gamma di array prodotti da partner NAS OEM di WD. L'elenco aggiornato dei prodotti WD Red compatibili e dei relativi produttori è disponibile sul sito WD: http://www.wdc.com/it/products/products.aspx?id=810.
WD Green
Anche la linea di hard disk a basse temperature, silenziosi ed eco-friendly WD Green™ vedrà un’espansione nel prossimo futuro della capacità, con l’annuncio a breve di nuovi modelli da 5TB e 6TB per lo storage consumer a elevata capacità.
Prezzo e disponibilità
Disponibili presso i rivenditori selezionati e online nel WD Store, WD e WD Red Pro sono dotati rispettivamente di una garanzia limitata di tre e cinque anni a livello globale. Il prezzo di vendita suggerito per il WD Red 5 TB (modello #: WD50EFRX) è di 239,00 Euro e di 289,00 Euro per quello da 6 TB (modello #: WD60EFRX). Il prezzo del WD Red Pro da 2 TB (modello #: WD2001FFSX) è di 149,00 Euro, 179,00 Euro per quello da 3 TB (modello #: WD3001FFSX) e 239,00 Euro per la versione da 4 TB (modello #: WD4001FFSX).

mercoledì 16 luglio 2014

Asus H97-Pro Gamer, una scheda madre di compromesso


Asus ha presentato la H97-Pro Gamer, una nuova motherboard ATX per microprocessori Intel LGA 1150 (Haswell e i futuri modelli Broadwell). Questa soluzione non si fa mancare un regolatore di tensione DIGI+ come la maggior parte dei prodotti dell'azienda taiwanese.

Sulla motherboard troviamo quattro slot DDR3 e un nutrito insieme di slot d'espansione. Abbiamo infatti un PCI Express 3.0 x16, un PCI 2.0 x16 (raggiunto da quattro linee), due PCIe x1 e tre PCI. La proposta di Asus frutta appieno il nuovo chipset H97 tanto da offrire una porta SATA Express, un socket M.2 2260/2280 e quattro porte SATA 6 Gbps.
Per quanto riguarda la connettività USB, il chipset H97 si occupa di gestire quattro porte USB 3.0 nel pannello posteriore e due sulla scheda. Sul pannello posteriore non mancano due porte USB 2.0, mentre sono sei quelle sulla scheda. La rete LAN è gestita da un chip Gigabit Intel I218V con Asus GameFirst II, una tecnologia per la gestione del traffico di rete a favore dei pacchetti legati ai videogiochi, in modo da ridurre la latenza e offrire sempre buone prestazioni di gioco.

La parte audio è curata dalla tecnologia audio HD SupremeFX a otto canali con Crystal Sound 2. Secondo l'azienda taiwanese questa soluzione offre rapporto segnale-rumore è di 115dB. Il chip audio, d'altronde, è isolato dalle interferenze elettromagnetiche con una copertura protettiva in modo da preservare i segnali audio. Condensatori ELNA e un amplificatore per le cuffie (impedenza di 300 Ohm) completano il quadro.
A rendere ancora più interessante la H97-Pro Gamer troviamo Gamer's Guardian. Comprende un insieme di fusibili resettabili che proteggono le porte di connessione (USB, Ethernet) e la DRAM dalle sovracorrenti e danni da cortocircuito, mentre i condensatori giapponese metallici neri 10K offrono una maggiore resistenza alle temperature elevate e garantiscono una durata di vita più lunga.
Ulteriori dettagli su questa scheda li trovate qui. Asus non ha purtroppo comunicato il prezzo di questa nuova motherboard, ma date le caratteristiche e l'indirizzo di mercato potrebbe costare circa 120/130 euro.